mercoledì 9 febbraio 2011

Per un istante, nella notte.

Durante le mie numerose notti insonni ho auto l'ispirazione per questo breve racconto. Una parentesi d'amore tra tanti incubi. Un mondo ancora abbastanza inesplorato per la mia esperienza di scrittore. Ma l'ispirazione ti stupisce e sorprende quando meno te l'aspetti e guida la tua mano e la mente permettendo al cuore di esprimersi intensamente. "Per un istante,nella notte" è una storia breve, intrisa di profonda malinconia e calda dolcezza, proprio come l'amore in sè.
L'eco di un legame profondo ormai lontano e forse perso per sempre. Il ricordo e la malinconia...la speranza di vederla ancora e di aggrapparsi ad una dolce ed amara illusione.
Buona Lettura

Fabrizio.




" Mi giro di continuo nel letto.
La notte,all’apice del suo silenzio,ha già avvolto ogni cosa, donando il consueto riposo e l’agognata tregua dai deliri del mondo.
Non per me.
Non riesco a prendere sonno e, per quanto mi sforzi, ogni tentativo fallisce, come i primi vacillanti passi di un bambino.
Mi sento stanco,pesante,triste.
Ogni respiro è una grossa fatica da portare a termine ed il cuscino, ormai umido delle mie lacrime, non è soffice abbastanza per consolarmi.
Piango ancora; spero che il dolore divenga così forte da sfinirmi e farmi crollare ma non succede.
La penso.
Non riesco a smettere di pensarla.
Chissà se starà dormendo.
Mi piace credere che sia sveglia, che mi possa regalare almeno un fugace momento della sua veglia.
Il mio sguardo perfora la notte,il tempo,lo spazio.
La raggiungo...la vedo.
Distesa sul letto. Spettinata, semplice,bellissima. E lontana.
Un singhiozzo più intenso e repentino mi scuote come se avessi appena ricevuto una frustata particolarmente violenta.
Chiudo gli occhi, li stringo forte ma le lacrime escono ugualmente, imbevendo ancora il guanciale.
In mezzo al dolore,qualcosa arriva a cullarmi ed a sorprendermi.
Il suo profumo.
Lo sento.
Il dolce aroma della sua pelle.
E poi la vedo.
Sdraiata accanto a me.
Mi sorride mentre allunga una mano sul mio viso, asciugando il mio dolore con dolcezza.
I suoi occhi pieni di vita mi rapiscono,trascinandomi nel suo grembo, coinvolgendomi ed adagiandomi in una calda culla di serenità.
La guardo ancora.
Anche nella notte posso vederla bene: ogni suo lineamento è illuminato dalla luce del mio amore.

“Tu non sei qui. Non sei reale.” Le sussurro consapevole ma sorridendole felice. Felice di quell’attesa illusione a cui mi aggrappo senza incertezze o compromessi.
Accetto il bacio tenero e profondo che regala alle mie labbra vogliose di riceverlo: vorrei non finisse mai.

Sorride: “Ha importanza?”

“Oh,sì...” riesco a dirle, infilando le parole nel mezzo del mio lungo sospiro. Piangendo ancora.
L’abbraccio stretta; la sento con tutto me stesso.

“Ti amo.”
“Ti amo anch’io.”

Poi,riapro gli occhi. Uno spiffero scuote le lenzuola e mi lascia un brivido prima di sparire.
E sono ancora solo, nella notte.
Senza sonno.
Triste.
Vuoto ed abbracciato dalla malinconia.
L’illusione di lei ancora accanto a me. E la speranza di tornare a vederla, anche se solo per un istante.
Anche se solo per una bellissima parentesi di dolcezza e d’amore. "

FINE

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